“LA PICCOLA PIANTA CHE PULISCE"
Così viene indicato dal popolo delle Antille il Chrisantellum Americanum L. Watke. Le sue proprietà possono ritenersi superiori a molte di quelle riconosciute in altre piante di uso comune per il drenaggio epato-biliare
PERCHÉ CONOSCERLA
Durante l'azione depurativa del fegato (vivamente consigliata nei cambi di stagione e soprattutto in primavera) è fondamentale considerare fitocomplessi che intervengano anche sulla protezione epatica. Durante la detossinazione vengono prodotti molti radicali liberi che a loro volta possono danneggiare le cellule del fegato ed il resto dell'organismo. Il Chrysanthellum Americanum, conosciuto anche come Chrysantellum Indicum o, in volgare, Camomilla d'oro o Crisantello, si colloca perfettamente in un programma disintossicante sia in via preventiva che in tessuti già compromessi. All'azione di rimozione delle tossine e di protezione si aggiunge anche un’azione rigenerativa.
Inoltre può essere consigliato in caso di calcoli biliari, a differenza per esempio del Boldo e del Carciofo che potrebbero ostruire le vie biliari.
Controindicazioni:
a dosi eccessive può causare pirosi. In caso di gravidanza, allattamento, gastrite e ulcere peptiche seguire il consiglio medico.
LE PRINCIPALI AZIONI
- · Antinfiammatoria epatica
- · Antiradicalica
- · Chelante dei metalli pesanti grazie ai suoi 15 aminoacidi e GABA
- · Rigenerantante degli epatociti
- · Ipolipemizzante grazie al drenaggio biliare che facilita l'eliminazione di trigliceridi e colesterolo
- · Antiepatotossica
- · Vasoprotettiva su capillari e vene
- · Antipertensiva
- · Antilitiasica
- · Ansiolitica e antidepressiva
- · Riequilibrante della tiroide, ipofisi e sistema adrenergico grazie alla Tirosina
INDICAZIONI
- · Epatopatie (tossiche, alcoliche, sequele postepatitiche virali)
- · Dismetabolismo lipoproteico
- · Ipercolesterolemia
- · Ipetrigliceridemia
- · Arteriopatie
- · Insufficienza venosa, emorroidi
- · Calcolosi renale, biliare, salivare
STUDI FARMACOLOGICI E TOSSICOLOGICI
Gli studi confermano gli effetti riscontrati dall'uso tradizionale della pianta. L'azione sull’enzima epatico citocromo P 450, (chiave di trasformazione e degradazione delle sostanze che subiscono il processo di ossidazione) rappresenta il suo meccanismo di protezione, un vero e proprio blocco dei metaboliti radicalici derivanti da sostanze tossiche quali alcool, medicinali, agenti alimentari ecc.
La somministrazione di Chrysanthellum migliora la biosintesi dei fosfolipidi a svantaggio dei trigliceridi e del colesterolo. L'azione coleretica è favorita dell’integrità epatocitaria: il fegato è facilitato nella produzione della bile, il flusso diviene fisiologicamente stabile e progressivo, con conseguente miglioramento della digestione dei grassi, scomparsa di gonfiore postprandiale, bocca amara, nausea, meteorismo. Viene normalizzato il colesterolo definito “da stasi" dei grossi mangiatori, ma anche quello da ipertono adrenergico, detto “da stress", legato alla carenza di ossigeno epatocitaria derivante dalla vasocostrizione nell'area addominale.
Interessantissime indicazioni emergono circa la calcolosi biliare, la cui origine oggi si sa derivare dal livello epatico. È stata ottenuta l'eliminazione dei calcoli biliari radiotrasparenti in circa un anno di trattamento, mentre si sono ottenuti risultati più rapidi sui calcoli di natura colesterinica.
Si sono ottenuti ottimi risultati in tempi brevi (10-15 gg) sui calcoli salivari.
Per ciò che concerne la calcolosi renale il Chrysanthellum può essere considerato il primo “litotrissore” del mondo vegetale. L'estratto fluido ha azione curativa nella litiasi cistinica e preventiva su quella ossalica.
La sperimentazione evidenzia l'azione antiaggregante piastrinica, mentre sul piano venoso studi in doppio cieco contro placebo dimostrano che il Chrysanthellum è uno dei più potenti flebotonici attualmente conosciuti. Gli effetti positivi sul microcircolo sono stati valutati attraverso pletismografia e capillaroscopia.
Le prove di tossicologia hanno dimostrato la mancanza di tossicità, sia acuta che cronica, ad un dosaggio orale ben cinquanta volte superiore alla posologia umana. È scartata l'azione mutagena.
NOTE
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese il Fegato e la Colecisti sono associati alla Primavera. A maggior ragione in questa stagione impieghiamo piante che sostengono l'area epatobiliare come il benefico Crisantello il quale potrà utilmente essere associato al Desmodium Adscendens per una detossinazione perfetta. Il dosaggio sarà di 1000 mg di estratto secco di Chrisantellum e 800 mg di Desmodium distribuiti durante il giorno, somministrati in capsule prima dei pasti principali per almeno un mese.
Sempre secondo la Medicina Cinese l'elemento attribuito a Fegato/Vescica Biliare è il Legno il quale a sua volta genera il Fuoco associato all'Estate determinandone la qualità dell'energia. Occupandoci ora di questi organo/viscere ci garantiamo un'estate all'insegna della dinamicità. Infatti da un Fegato efficiente deriva anche una buona circolazione. Se in primavera lo sosteniamo avremo nel periodo estivo una miglior circolazione venosa che, si sa, con il caldo può rallentare, soprattutto in chi ha già dei problemi. Che dalla salute epatica dipenda un buon sistema circolatorio lo sa bene la medicina quando si trova ad osservare come il circolo sanguigno, facendo ingresso dall'area digestiva attraverso la vena porta, debba incontrare un sistema epatico efficiente per non incorrere in ipertensione portale e conseguenti ripercussioni sul microcircolo, sviluppo di sindrome emorroidaria, varici gastriche ecc. Sembra saperlo bene anche la nostra piantina che si prende meticolosamente cura di tutte queste aree.
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