DEPURARE IL CORPO: COME E PERCHÉ
E’ risaputo che la primavera e l’autunno sono le stagioni ideali per depurare l’organismo e prepararlo ai nuovi ritmi della natura. Ma perché è indicato farlo? A differenza degli animali l’uomo sembra potersi “permettere” di ignorare i ritmi legati alla stagionalità, ai ritmi cosmici stessi che regolano il sonno, la veglia, la riproduzione, il ciclo ormonale, la nutrizione. Ma tutto questo ha un prezzo in termini di salute poiché incide sul suo benessere psicofisico ed accelera l’invecchiamento.
Dobbiamo ammettere che oggi ci stiamo sottraendo sempre più alle leggi naturali che governano quelle biologiche. Se è vero che non siamo animali, essendo in grado di modificare l’ambiente a nostro piacimento, è anche vero che lo stiamo facendo in un modo che va contro noi stessi. Generando tossicità nell’ecosistema di cui facciamo parte creiamo al nostro interno un ambiente alterato che blocca la capacità rigenerativa delle cellule le quali, immerse in una matrice intossicata, smettono di svolgere il loro funzionamento traghettandoci verso la degenerazione cellulare.
Il nostro organismo conserva un meccanismo fisiologico di reazioni anti-tossiche, la natura lo ha previsto: sono fasi di escrezione (ad esempio il vomito e la diarrea) oppure fasi di infiammazione (come la febbre). O fasi di deposito qualora le prime due dovessero fallire (ad esempio i calcoli urinari). Ma se anche queste non dovessero essere sufficienti, perchè l'accumulo è divenuto eccessivo, si instaura un dinamismo morboso pericoloso per la salute della struttura e del nucleo cellulari.
Da un processo infiammatorio mirato a neutralizzare le tossine (malattia acuta) si passa a fasi di impregnazione e degenerazione tipiche delle malattie croniche. Questo processo viene molto ben descritto nella tabella del Dr Reckweg utilizzata nell’omotossicologia per la cura del paziente. Il primo pilastro della strategia terapeutica è rappresentato proprio dal Drenaggio, una lieve e prolungata stimolazione nel tempo degli organi emuntori per favorire l’eliminazione delle tossine ma anche dei residui catabolici derivanti dal ricambio cellulare. Le tossine di cui parliamo infatti si possono suddividere in:
-ESOGENE, provenienti dall’esterno, dal cibo industriale, dagli inquinanti ambientali (fabbriche, agricoltura, allevamenti, trasporto,edilizia), dalla geoingegneria, dalla cosmetica, dai prodotti farmaceutici, dai materiali chirurgici, dalle nanotecnologie ecc.
-ENDOGENE, derivanti dai prodotti del metabolismo (fase catabolica). Esse si accumulano nei tessuti quali vasi sanguigni, legamenti, articolazioni, muscolatura, ghiandole, cervello causando infiammazioni e reazioni allergiche, ma non solo: i sovraccarichi metabolici possono essere riversati nel sangue e nella milza. Questi sovraccarichi possono generare Colle (sostanze di natura colloidale), residui insolubili del metabolismo proteico e lipidico che rendono il sangue vischioso e che danno sintomatologia escretiva: catarro, leucorrea, eczema.
Se i sovraccarichi riguardano il metabolismo dei carboidrati e delle proteine si genera acidosi e l’organismo per tamponarla preleva tessuto osseo e cartilagineo con conseguenti disturbi infiammatori a tropismo articolare, con gotta, artrosi. Sono residui Cristalloidi che possono comportare anche disbiosi intestinale con malassorbimento e disturbi digestivi (per fermentazione da eccesso di carboidrati e zucchero raffinato). Se vi è una concomitante carenza di enzimi e certe vitamine le conseguenze si hanno anche a livello del sistema nervoso e della guaina mielinica con irritabilità, spasmofilia, tremori.
Ma non dobbiamo dimenticare che le tossine possono anche essere di origine PSICHICA: il carico emotivo negativo e i pensieri destabilizzanti a lungo andare producono i mediatori chimici dello stress che logorano l’organismo (Distress).
E fondamentale quindi sostenere gli organi emuntori interessati all’espulsione dei rifiuti organici, in particolare:
-FEGATO E VIE BILIARI
-RENI E VIE URINARIE
-INTESTINO
-POLMONI E MUCOSE RESPIRATORIE
-PELLE, GHIANDOLE SEBACEE E SUDORIPERE
-MUCOSA UTERINA NELLA DONNA
Il Drenaggio mobilita anche le tossine accumulate nel tessuto connettivo stimolando il Sistema Linfatico in modo da favorirne l’espulsione attraverso gli emuntori. Per farlo esistono diversi approcci; uno di questi è rappresentato dalla Riflessologia Plantare. Essa si prende cura di tutti questi distretti attraverso la stimolazione accurata dei loro riflessi. Agendo sul Sistema Nervoso viene ristabilita anche l'energia nervosa necessaria per sostenere tutte le funzioni di eliminazione. Ci si vede finalmente restituito quel senso di leggerezza che l'affaticamento fisico e mentale dovuto all'impegno organico non consentiva più di provare.
Affidarsi regolarmente ad un Riflessologo esperto per mantenere le funzioni del corpo prima che manifestino difficoltà e alterazioni strutturali vuole dire fare una vera prevenzione.
Valentina Premerl
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